Lo Zingaro ha una superficie di 1650 ettari, una fascia litoranea di circa 7 Km, formata da una costa rocciosa di calcari del Mesozoico, intercalata da numerose calette e caratterizzata da strapiombanti falesie che da un´altezza massima di 913 mt. (Monte Speziale) portano rapidamente al mare.
La struttura geopedologica è rappresentata da formazioni calcarenitiche quaternarie e soprattutto da rilievi mesozoici di natura calcarea dolomitica. La morfologia del paesaggio presenta forme aspre e accidentate. I terreni costituenti la riserva sono il risultato dell´intrecciarsi dell´attività umana e dell´evoluzione della natura, infatti, fino a poco tempo fa ogni superficie, se pur piccola, era coltivata a scopo agricolo.
Notevoli sono i fenomeni carsici con formazione di pianori sommitali e doline dove l´erosione favorisce l´accumulo di terra rossa inframezzata da diffusi lituosoli e rocce affioranti in lastre e spuntoni. Lo Zingaro incanta per la sua aspra bellezza per i colori intensi in ogni stagione, per le bianche calette incastonate in un mare turchese, le onnipresenti palme nane, la rigogliosa macchia mediterranea, i tenaci olivastri e i maestosi carrubi da dove si intravedono le armoniose forme delle case contadine.
Lo Zingaro riserva terrestre è tuttavia strettamente legata al mare, che non è soltanto il confine geografico ma lo sfondo costante del paesaggio e il complemento indispensabile degli aspetti naturalistici.
Il profilo litoraneo è un´alternanza di alte pareti di roccia che sprofondano nel blu e di insenature degradanti dolcemente verso il mare.
Le calette tutte ciottolose viste dal mare hanno l´aspetto di nicchie più chiare incavate sul fianco delle muraglie dolomitiche che entrando da Sud versante Scopello e andando verso Nord prendono il nome di Cala della Capreria (foto a sinistra), Cala del Varo (raggiungibile via mare), Cala della Disa o Zingaro, Cala Beretta, Cala Marinella, Cala Torre dell´Uzzo il cui substrato calcareo esalta la trasparenza dell´acqua proprio come un ambiente tropicale. E in fine Tonnarella dell´Uzzo.
Il paesaggio subacqueo è un continuo susseguirsi di colori e forme. Si comincia dalla sponda dove l´impatto del mare si fa tumultuoso e si adorna del Lithophyllum tortuosum un´alga rossa intricatissima e sfrangiata.
A livello di marea l´alga Cystoseira stricta testimonia il grado di purezza delle acque. Al di sotto del primo metro appaiono Cistoseire dall´aspetto più delicato che si mescolano ad altre alghe brune.
Dove il blu è uniforme si fanno più frequenti gli animali dall´aspetto floreale: anemoni, rosee di mare, madrepore. Sotto queste fioriscono le Astroides calycularis (polpi di madrepora) che accendono le pareti di colori dall´arancio al rosso fuoco. Spugne dai toni gialli, violetti rossi, rivestono antri e cunicoli. A profondità ragguardevoli gemma ancore il corallo rosso...
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www.riservazingaro.it
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